i Ministri al Deposito Giordani (PN) – 12/04/2009

i Ministri al Deposito Giordani (PN) – 12/04/2009

Confesso di avere un certo timore cominciando a scrivere qualcosa di questi “tre disperati” (in realta 4, in concerto), che hanno suonato a Pordenone la sera di Pasqua.
Sì, la sera di Pasqua che poi non è proprio un giorno felicissimo, o almeno si può dare la colpa alla Pasqua per la gente di merda che c’era al concerto. Un popolo di mummie sarebbe stato più vivace. Comunque andiamo per ordine.
Dicevo che non vorrei trovarmi qualche fan assatanato che mi insulta come al solito perché non dirò che i Ministri sono il più meglio gruppo di questo mondo; anche perché è praticamente da un mese che li sto ascoltando tantissimo, ma nonostante questo, qualcosa nel disco nuovo, non funziona, e mica è grave, ci mancherebbe.
Non mi aspettavo molto dai Ministri, o meglio, non mi aspettavo un concerto capolavoro e trascendente, perché sarebbe stato decisamente ingiusto nei loro confronti. Sono tre giovanotti, armati di sana rabbia, arroganza e buone idee, ma che cavolo, l’esperienza credo la debbano sicuramente ancora raccogliere e col tempo non possono che migliorare.
Quindi mi aspettavo un concerto onesto, rabbioso, arrogante e rumoroso.
E direi che sono stato più che soddisfatto!
Ci hanno dato dentro, non si sono risparmiati e seppur tra qualche esecuzione (un po’ troppo) sporca o leggermente approssimativa, alla fine sono andato a casa contento. Inoltre, altra cosa positiva, non mi sembrano per nulla gente che se la tira. Si atteggia, come è giusto che sia, ma non se la tira.

Comunque, facciamo un piccolo vademecum di impressioni da concerto.

  • I pezzi vecchi sono indubbiamente più “tranquillizzanti” dei nuovi, tant’è che mi fanno rimanere di merda aprendo il concerto con tre dei pezzi nuovi che preferisco e che sono indubbiamente quelli in cui speravo di più, in prospettiva caos-pogo (per cui non c’erano le condizioni, per altro). Diritto al tetto, Bevo e Tempi bui le sparano così, e quasi passano in sordina, con le succitate mummie che proprio non riescono a capire che lì sopra c’è uno che grida, uno che sghitarra e uno che picchia. Tutto il vecchio album, invece, tende a scivolare verso la fine del concerto. Qui le cose sono due, o devono ancora acquisire sicurezza nell’esecuzione di Tempi bui, o in questo secondo album ci credono di meno.
  • Hanno optato per un’esecuzione acustica di “il bel canto”, è benché sia il mio pezzo preferito (e per testo, e per musica) del disco, non ho potuto che apprezzare. Sì, gli è venuto bene anche in acustica. Anche se magari, forse, fatto a metà concerto, quel pezzo, rompe un po’ i ritmi. Comunque bene, dai, soddisfacente.
  • Non hanno fatto “I soldi sono finiti” e sinceramente non so perché; si vede che il pezzo gli sta sulle palle, non so, però per me è uno di quelli che live avrebbero reso meglio.
  • Purtroppo hanno fatto anche la canzone sulla faccia di Briatore. Ok, un po’ più carica è stata sopportabile, ma quella canzone è una cagata, non potete farmi cambiare idea, è come Briatore, ha la qualità di essere irritante. Insomma, lo reputo un divertissment, e spero non ne facciano altri.
  • Hanno fatto “il compagno di stanza” che io non so che canzone sia, o meglio, immagino sia qualcosa rimasto fuori dai due album, che comunque non era malaccio;
  • hanno fatto una battuta cattivissima, augurando “buon 1939” alla nazionale di pallavolo maschile tedesca che era lì presente al concerto e per fortuna che i giovanotti ormai sono tutti dei decerabrati, sennò magari ci poteva scappare un mega rissone. Comunque per questa battuta io mi sto ancora inchinando. (e per fortuna che non hanno dato delle vacche alla nazionale di pallavoliste indiane va, che sai che sberle che menano quelle)
  • Hanno fatto anche una cover, ma porcaminchia se mi ricordo che cover era.. boh, però mi è piaciuta
  • Ci hanno evitato quella orribile ballata scontatissima che ancora non riesco a capire cosa l’hanno ficcata a fare in “tempi bui”.
  • ho già detto che la gente era poca e morta? Sì? beh, lo ridico, miseria che manica di cadavere. cantare… no; battere le mani… no; insomma… vabbè che sono poco conosciuti, ma porcapassera che mummie.
  • “La casa brucia” si conferma uno dei pezzi migliori, sia sul disco, sia dal vivo.
  • Una bacchetta, a fine concerto, mi è arrivata in testa… vabbè, non l’hanno nemmeno tirata forte…
  • Hanno chiuso con una “Abituarsi alla fine” che è ideale, per chiudere il concerto. Ottima davvero.

Poi che altro? Boh, niente dai, sono in giro a suonare e fanno un sacco di date, andateci. Se proprio non volete comprargli il cd, che ormai non ha più senso, comprategli la maglietta, ma non quella che ho comprato io, con su scritto solo “ministri” vedete se ne hanno di quelle con la copertina del disco, che è meglio. 🙂

Comments

  • 15 Aprile 2009

    Ti avevo già detto basta parlare di questo gruppo di bananari, perché tu lo fai Damien? Perchè tu tratti male mamma tua Damien?
    Padre Karras, leccami la piastra…
    Aaaahhhrgh
    Swooooosh piselli pappa…
    Fa freddo.
    Scale.
    tump tump.

    reply
  • gelo
    15 Aprile 2009

    e porca minchiola
    che colpa ne ho se mi stanno simpatici
    la prossima volta che ci vediamo metto anche la maglietta e tu schiatterai della indivia e di altri demoni!

    reply
  • 22 Aprile 2009

    Adesso ho capito chi sono!!! Quelli di Tempi Bui!!!
    Fiqui!!

    reply

Post a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.