Il sogno di Orfeo di F. Zizola**

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Il sogno di Orfeo di F. Zizola**

Allora, mentre mi sto ascoltando gli Yuppie Flu, (con un album che si scaricava gratis dal loro sito e che finora non avevo cagato una virgola e invece mi accorgo che non è male), e mentre apprendo anche che è uscito il nuovo singolo dei Franz Ferdinand (che suona molto come il resto della loro produzione, ma che ritengo un notizione perché se c’è un gruppo delle “next best thing” degli anni 2000 che ha inciso due dischi indubbiamente e totalmente “bei”, quelli sono proprio loro) ho deciso di parlarvi di un libro senza codice ISBN.

E allora direte voi?
No
E allora lo dico io. Cioè, credevate mica che vi parlassi dei libri perché voi li poteste comprare o meno? No, no cari, vi parlo dei libri perché leggere è una strategia per appropriarsi della complessità illimitata dell’esistenza, superando la limitata capacità umana di processare tempo e spazio, e quindi parlare di libri è un modo per obbligarmi a mettere in atto questa strategia.
Ecco perciò che posso spendere due parole per questo libro che non potete comprare
Oddio, c’è una vecchia edizione del 99, ma dubito che sia ancora in commercio.
E tu perché ce l’hai?
Vi starete chiedendo.
Perché me l’hanno tirato nella schien… ehm, regalato a una premiazione.
Vi ricordate il premio il Montello? Quello dove sono arrivato due?
Beh, ecco, ti regalavano anche dei libri, e questo era uno di quelli. Franco Zizola, per altro, era anche il presidente della Giuria, nonchè persona abbastanza originale, di quelle che paiono capirsi solo loro, quando parlano.
Che io sappia, ha pubblicato solo un libro con codice isbn, questo qua; mentre gli altri sono tutti pubblicati dalla libreria Zanetti, che è suo amico e Mecenate. Non posso negare che entrambi, alla premiazione suddetta, mi sono sembrate persone semplici e gioviali, nonché acculturate.
Insomma, ecco tutti i motivi per cui ho letto “Il sogno di Orfeo”.
Ah, sia chiaro, siccome non lo potete comprare, non vi dirò quasi nulla del libro, ma vi dico altre cose.
Intanto ho scoperto (con qualche mese di ritardo) che il racconto “Francesco pettina la spiaggia” è stato pubblicato on line. Quindi se vi va, potete leggervelo.
E’ uno di quelli che piacciono anche all’autore. A dirla tutta è tra quei pochissimi che rispondono alla domanda: “ma che tipo di racconti scrivi?” Ecco, questo è una buona risposta.
Inoltre vi farà anche sorridere.
Infine, vi svelerà il segreto del perché il mio nick, gelostellato, si scrive minuscolo.Ma torniamo al libro.
Quando hai un libro di quelli come questo, senza codice e pseudo-autoprodotto, lo guardi subito male e difficilmente lo leggi. Inutile negarlo, è così. Siamo fatti così. Il giudizio degli altri modifica il nostro. E’ umano. Il fatto che ci sia il codice isbn, nel nostro piccolo cervello, ci dice che qualcuno ha giudicato quel libro “pubblicabile”, mentre il fatto che non ci sia ci dice l’opposto. E noi abbiamo già il germe del pregiudizio.
Anch’io, prima di prenderlo in mano e leggerlo, ci ho pensato più volte. Chi me lo fa fare di leggere un libro che probabilmente è brutto con tutte le cose belle che ho da leggere là sullo scaffale? mi dicevo.
Insomma. Per farla breve, ho osato.
E hai trovato un libro bellissimo?
Mi chiederete voi.
No. Per nulla. Anzi. Alla fine non mi è piaciuto più di tanto. Eppure c’è del bene… tanto per cominciare, è un libro. Niente ingenuità, niente errori, niente refusi e per di più c’è anche uno stile.
Poi certo, a me questa storia di Dino e Mirella, che con sfondo e protagonista il secondo dopoguerra fatto di Azione Cattolica, perbenismo e ingenuità dei provinciali, non ha preso più di tanto, ma non perché fosse brutta. Semplicemente non era fatta per me.
Troppa poesia storica, fra queste righe, troppa tristezza finale sul mio asciugamano estivo.
Quindi, se per caso avete questo libro, per 160pagine di una poetica storia storica, potete anche leggerlo. Male non vi può fare e avrete letto di molto peggio, anche col codice isbn.

Comments

  • 13 Ottobre 2008

    O bene potrò scoprire come va a finire il tuo racconto.
    Il libro prima o poi lo leggerò anch'io, anche se ammetto che l'ho messo in fondo alla lista…

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  • 14 Ottobre 2008

    Consolati, la foto è pixelosa quindi la faccia da pirl8 non si vede 🙂

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  • gelostellato
    14 Ottobre 2008

    sennò col cavolo che la mettevo 😀

    reply
  • misterecho
    15 Ottobre 2008

    ehi, niente male il pettinatore di spiagge. molto figoso.
    e nella foto sembri il cantante dei dAri. 😀

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  • gelostellato
    15 Ottobre 2008

    grazie caro fossaro imbroglione 😀
    (ovviamente mi riferisco ai dARI, non al racconto)
    😀 😀

    reply
  • 18 Ottobre 2008

    Ma che bel perticone che sei 😉

    reply
  • Anonymous
    9 Febbraio 2009

    scusa se ti correggo ma Franco Zizola in questa foto non compare proprio
    Mari

    reply
  • gelostellato
    9 Febbraio 2009

    Grazie!
    ho corretto e cambiato foto:)
    e pensare che è uno di quelli che mi ricordo bene 🙂

    reply

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