“Comic&Science” Vol. 1 di AAVV***
Allora, faccio questa cosa, per non farne altre. Capita. La cosa è di scrivervi una recensione che forse non dovrei, perché questo tomo che è quello che dice di essere (fumetto e scienza), io, non l'ho letto tutto per davvero.
“No sleep till Shengal” di Zerocalcare****
Mi va di aggiornare il sito! Lo pensavo oggi, mentre ero immerso nella Giornata Delle Commissioni. E mi è venuto in mente proprio perché pensavo che una cosa l'avevo letta, ed era Zero, e mi è venuto in mente lui
“La scuola di pizze in faccia del professor Zerocalcare” di Zerocalcare***
Voglio bene a Zerocalcare. E non come una certa zona di gente, che è quello del post trip Kurdi Kobane Calling ecc. E nemmeno quello del "lo leggevo su fb quando tu nemmeno sapevi esistesse". O meglio, assieme a questi due beni
“Macerie prime – sei mesi dopo” di Zerocalcare****
Ho solo mezzora. Poi devo andare al lavoro e via senza pause fino alle sette. E ammazzerei subito quelli che dicono e sono convinti che gli insegnanti "facciano tre mesi di ferie l'anno". La gatta numero tre, Zapata, quella schiva e
“Kobane calling” di Zerocalcare****
A dicembre (un po' per natale, un po' per compleannale) ho deciso di fare un regalo al mio prof de mate e yokai a cui sto scroccando tutti gli zerocalcari. Mi sembrava che non avesse questo, o almeno speravo, e infatti
“Dimentica il mio nome” di Zerocalcare****
Breve. Breverrimo sarò. Ho letto anche Dimentica il mio nome, e in realtà ho già letto anche Kobane. Ma questo mi è rimasto indietro e due righe le voglio dire. Non solo quelle del non tutti sanno che. Tipo non tutti sanno che
"Un polpo alla gola" di Zerocalcare****
Non c'è due senza tre, e questo dice che è il 2, e io ho letto prima l'uno, e poi ho letto il tre, e quindi per terzo il due. Chiaro no? E okay, mi è piaciuto. Assai. Suvvia. Direi che in
“Ogni maledetto lunedì” di Zerocalcare***(*)
E ho letto pure questo, che non è il secondo, ma il terzo, e sì, dai, era meno bello del primo. Credo sia normale. Il primo è come un distillato, questo son le storie del blog, quasi in presa diretta, con
“La profezia dell’armadillo” di Zerocalcare****
Tante cose. Tipo questa: oggi cominciavo a lavorare a mezzogiorno. L'ho scoperto adesso, che oramai sono sveglio dalle sette e 35 e pure con la fobia del "sono rimasto addormentato" perché la sveglia era alle 6.30, la prima, la seconda l'ho tolta