“Il mostro Frankenstein e altre storie” di Junji Ito****
Ecco. Sapete cosa faccio? Aggiorno il sito alla vecchia maniera. Come quando era per me fisiologico, per riuscire a ingabbiare non so quale tra i tanti disturbi. Mi mettevo qua, come adesso, con del vodka lemon e dei tacos e della
“Tomie” di Junji Ito****
Sto facendo questa rece sul sito alla cieca. Alla cieca vuol dire senza internet e senza libro. Senza internet perché ho il telefono spento. Senza libro perché l’ho già passato a Luca. Lo avevo da troppo tempo. Certo, è grosso,
“Lovesick e altre storie” di Junji Ito****
Allora, succede che son stato a vedere il Marramilanese, e poi succede sempre che giorgia è ansiosa, ma non di entrare al concerto, come me, che mi sarei sorbito pure anna e paky (no, scherzo, anna e paky manco se
“Labirint” di Junji Ito****
Bello! L'ennesimo Junji Ito, di quelli belli, con i brevi racconti horror, con dentro un'idea. E questo me lo tengo anche, perché è il mio regalo di compleanno di Luca, che ovviamente se lo è già letto prima, e non
“Il richiamo di Cthulhu” di Gou Tanabe****
Ho mezzora per fare questa rece. E io mi dico sempre di parlare poco ma poi mi dilungo e boh, finisco per scrivere per eoni. Ma adesso non me lo posso permettere. Quindi. L'ho letto ieri, questo manga, che sì, avete
“Il libro delle maledizioni di Soichi” di Junji Ito***
Se mi chiedete su due piedi, dopo che ieri sera sono riuscito a finirlo, se mi è piaciuto, vi direi "gneh". Nel senso