"La paga del sabato" di Beppe Fenoglio****
Era estate. Ero a Bibione. La donna deve andare il bagno. Accompagnami. Colcazzo, dico. Sto bene qui. Dai su gni gni gni gna gna gna. Poi mi sono ricordato di una cosa. A Bibione, almeno quello dove vado io da quando non vado più a
“La malora” di Beppe Fenoglio***(*)
Oggi non è una gran giornata. Non lo sarà nemmeno domani. Allora faccio questa cosa, prima di andare nell'altra casa a pigliarmi una birra. O forse due. Non esco nemmeno. Questa cosa sarebbe liquidare questo libro che ho qui di fianco da sei mesi.
“Una questione privata” di Beppe Fenoglio****
Non mi capacitavo di quanto fosse bello, questo libro, all'inizio, e anche verso la fine, continuavo a trovarlo bello, e poi, son rimasto di merda sul finale. Ma come? Ma no. Ma sì, cioè
“Racconti italiani del Novecento” di AAVV****
Ehi! Voi! Là fuori