Quasi poesie

Quando vado tu rimani. Nel groviglio delle dita dove sconfitta è l’ombra intrecciata rafia per sapiente mano che per mano si è tenuta. Nel cassetto zeppo e frusto di pensieri, minutaglia baglior cristallo da bacio insano dalle labbra ricomposto. Nell’eco parola franca disegnata serratura su un uscio gentile e chiuso piano dal silenzio

Ti ho fatta a pezzi. Dal tronco, le foglie Hanno divorato l'aria, Sono volate via. Dal seno Il colore si è fatto nebbia E serranda Sui mostri di memoria. Dalle dita, le ragnatele Hanno trattenuto Gli inferni della coscienza E la luce Di un solo fiammifero Ha rischiarato La bugia del tempo. Dal sorriso Si è

Hai provato Ad accompagnare i carpini Con una chitarra classica O col battito Delle mani O del cuore Ma niente si è fatto Danza Niente è stato deciso E dalla matrice Dei tuoi pensieri Non ne abbiamo ricavato che pochi passi, Non ti si poteva moltiplicare Per uno scalare Non eri quadrata E Magia Dormiva sul