“Il libro delle maledizioni di Soichi” di Junji Ito***
Se mi chiedete su due piedi, dopo che ieri sera sono riuscito a finirlo, se mi è piaciuto, vi direi "gneh". Nel senso
“Il pigiama del gatto” di Ray Bradbury***
Scopro, googlando come faccio di solito, che Il pigiama del gatto è un modo di dire inglese per intendere "la cosa migliore" o almeno, così c'era scritto su un sito che ha rubato questo modo di dire per il nome.
“Il manoscritto di Broadie” di Jorge Luis Borges***(*)
Questo libro parla di duelli. No, magari non solo di quelli, ma in molti dei racconti ci sono dei duelli. Ricordo un racconto meraviglioso che parlava di un duello ed era di un autore argentino (nobel per la letteratura, se
“Passare l’inverno” di Olivier Adam***(*)
Sono le dieci, è domenica sera, domani è l'8 marzo, le lezioni saranno in dad ma non avrò lo smart work e dovrò andare al lavoro lo stesso, stupidamente, in un'aula vuota. La gente è chiusa in casa. Avevano messo
“Fragments of horror” di Junji Ito****
Da giorni mi sto portando appresso questo manga. Scende dall'auto, cambia casa, torna in auto, si siede sul divano, salta sul tavolo, finisce in una borsa assieme ai vestiti per correre, poi scivola nel bagagliaio, torna in casa
“L’uomo che viveva di diritti d’autore” di Dino Buzzati****
Allora. C'è stato un momento in cui guardando la piccola pila di libri sopra il PC di casa ho pensato che mi dispiaceva, non avere più il blog. Qualche stronzetto potrebbe dirmi: ma razza di centripede, guarda che il blog
“Brivido” di Junji Ito****
Bene! Son qua che non vedo un cats, dopo troppe ore di lezioni, e ascolto Kid Cudi e bevo il tè allo zenzero, e vi posso dire che il mistero è stato chiarito. Oggi ho restituito a Luca il manga
“Voci e altre storie” di Junji Ito****
Oggi è lunedì, sono le 22, e dopo un anno esatto di pausa, sto mettendo mano a questo sito per fare ciò che facevo una volta. Parlare dei cazzi miei parlando di un libro. Solo che non lo sto facendo
“La chiave a stella” di Primo Levi****
It's Natale, ho un piede sfasciato, ho divorato già tutti i marron glacè, la brovada mit muset e devo ancora aprire il mio Gesù bambino. Di buono c'è che approfitto per fare cose seduto al PC tipo mettere via tutti i
Mettere il Tagliamento in un Giallo Mondadori
Quest'estate, ad agosto, c'era la premiazione del Premio Scerbanenco, a lignano. E' un premio giovane, creato e organizzato soprattutto da Cecilia Scerbanenco, la figlia di Giorgio, e organizzato nella sua Lignano. Ci sono affezionato. A tutte le cose che contiene. A