“Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza” di AAVV
Oggi è giovedì, ancora per un paio d'ore. Ieri era mercoledì e pioveva. La settimana scorsa però no, non pioveva, per fortuna. Credo sia un rarissimo caso di giorno libero in cui io riesco ad avere fortuna e a non
“Lezioni di chimica” di Bonnie Garmus***
Se c'è un evento rilevante delle mie letture recenti è di aver letto questo libro. Ora non ce l'ho sottomano, ma erano più di 400 e passa pagine e sono riuscito a cominciarlo e finirlo. E voi direte
“Maus” di Art Spiegelman*****
Okay. Ce la posso fare. A rimettere il naso su questo sito, aggiornarlo, fare delle cose lasciate indietro. Raccontarvi di piccole meraviglie. Ho fatto delle vacanze, ho fatto delle cose, ho mangiato e bevuto parecchio, e ho eliminato i viventi da
“New York” di Will Eisner****
Questa è la terza volta che scrivo questo post. L'ho scritto già due volte, nelle ultime due week e pure con lunghezza e ampiezza di cazzate, come è mio costume, ma poi, entrambe le volte, mi sono addormentato e al
“La gatta” di Jun’ichiro Tanizaki***
Tante cose. Tante cose perché è una vita che non aggiorno questo povero sito, ma è anche vero che questo è il primo libro del 2025 che riesco a finire. E volete ridere? E' il libro del primo dell'anno. Eh sì
“Gyo – odore di morte” di Junji Ito****
Ma la volete sapere una cosa? Questo manga di Junji Ito non è pubblicato dalla J-pop, come tutti gli altri, ma dalla Star Comics. Ora
“Nel suolo e altri racconti” di Junji Ito****
Quando sono andato in cassa, il commesso della Feltrinelli milanese della stazione, con aria di chi la sa lunga mi fa: è il tuo primo Junji Ito. Eh, no, direi che è l'ultimo. O meglio, è l'ultimo che ho trovato
“Mostri” di Claire Dederer****
Allora. Non c'è tanto da dire. C'è tantissimo da dire su questo argomento e su questo libro. Ma se sull'argomento okay, suvvia, ci arrivano tutti quelli muniti di un minimo di senso critico e processazione logica del mondo artistico intorno