
“Yon & Me” di Junji Ito**
Allora. Succede che a forza di leggere i libri horror di Junji Ito, io e Fithz Hood ci siamo accorti che ce ne sono molti di più di quelli che pensavamo. E allora, visto che passava in fumetteria, gli ho dato 20euri e gli ho detto: Oh, se ne prendi uno per te pigliane uno anche per me che poi ce li leggiamo a vicenza.
Ebbene. Mi è tornato in qua, dopo qualche peripezia, con due suoi libri che non avevano del tutto a che fare con quelli che ci siamo già letti (Fragments, Brivido, Voci) Io per ora ho letto questo, Yon & Me, Junji Ito’s cat diary, e non è quello che mi terrò, anche se – parlando di gatti – pensavo di volerlo. Insomma… dopo averlo letto, decisamente voglio l’altro, che è un libro di storie spin-off di un personaggio inquietante creato già negli altri libri (quello che mastica chiodi, per chi li ha letti).
Insomma… l’ho terminato poco fa, e domani lo restituisco prime che Luca cambi idea e voglia tenersi l’altro. Non mi è piaciuto, o almeno, alla fine, diciamo che non è quello che mi aspettavo, e anche a valutarlo senza che mi fossi aspettato niente, è un tentativo non troppo riuscito di mescolare vita quotidiana e inquietudine semi surreale data dalla fantasia e dall’immaginazione del mangaka. Facendola breve, Junji e donzella si son sposati e vivono in una casa nuova, e lei voleva i gatti.
E i gatti si chiamano Yon e Mu. Yon è quello bianco con la faccia strana, Mu è l’altro con la faccia buona. Junji ci fa il diario della sua vita con donna e gatti, ma soprattutto coi gatti. L’idea è di rappresentare i gatti sia come compagni di vita che la monopolizzano, sia come elementi misteriosi, inquietanti, inserendo molto, direi troppe, tavole che tentano il solito approccio horror di Junji ito. Espressioni esagerate, urla, grida, denti, creature, occhi senza pupille… solo che ogni tanto sembrano propiro fuori posto. Oh, certo, questo è un libro per amanti di gatti, ma io sono un amante di gatti, ma non di quel tipo lì, che si fa monopolizzare la vita dai felini. E ne ho quasi sempre in numero variabile da 5 a 8, per casa, a seconda dei periodi, delle figliolanze ecc.
Vediamo se vi trovo qualche tavola per farvi capire va, che così si vede meglio.Ecco le ho trovate:
Direi che quello che intendevo si vede abbastanza. E a vedere le tavole così, estrapolate, sono anche belle, ma l’idea generale è un po’ boh… non so, non riesce a convincermi. E la chiudo qui, dai. Diciamo che è un manga per appassionati di gatti iper apprensivi e per super fan di junji Ito. Vedremo il prossimo.E siccome non mi piace lasciarvi così, come dei gatti, vi dico delle cose. Tipo non so… sto guardando un vecchio NPR dei Wolf Alice e mi piace. son teneri… bravi. Piacevoli.
Poi, sempre parlando di live, uno dei dischi più belli del 2021 è quello di Arlo Parks e mi ero perso lei qua che canta in mezzo ai libri e altre ammenicoli appesi e boh… anche lei è proprio bella.
E poi domani comincia Sanremo, e io sono abbastanza appassionato, e ci sono un sacco di cose nuove, ‘sto giro, e la prima che mi viene in mente sono La rappresentante di lista, che hanno mollato il singolo nuovo del disco nuovo e boh…. strano. Mi ricorda certe cose vecchie e strane. Ascoltatelo voi va. Io devo ancora digerirlo. Mi è Alieno, appunto.
Però, giusto per dire, immaginate se facessero una performance come questa qua, delle indigo session, che si apre con Siamo ospiti, che già è un gran pezzo, ma fatto così… dai. Questo ascoltatevelo. Vale la pena.