Di mani, le dita
Sono cinque le dita, una
L'ho persa infilata in gola
Tra i denti della luna
La doccia fredda
La doccia fredda Anche la luna scotta Solo per metà
Cena ignorante
Oggi era la sera della cena ignorante. Si fa Con gli occhiali, senza vedere quasi niente Si fa con la Moretti povera Da 66 Che non riesce nemmeno a evocare il maligno Si fa Con Giulio, l'estremo, Che ti passa da dentro, E chiama a squarciagola Elvis dall'urna Si fa
Calzini e pipistrelli
Notte Luna Birra Rane Pipistrelli. I calzini pieni di sonno Sbadigliano i passi. Un pianoforfe Sospira il suo valzer Allagando la piazza deserta. Voi dormite? C'è un corrimano pulito Che porta alle stelle Al loro polso immobile Silenzioso Da secoli e secoli. Notte Luna Grilli Cuscini. I sacchi gialli del venerdì Bramano l'alba e la fine: Una storia di rifiuti La loro Del rimpianto
“Poema a fumetti” di Dino Buzzati****(*)
Ve lo dico subito: con questo post correte il rischio di sentirvi ignoranti. Soprattutto se magari avete letto più di qualche libro di Buzzati. Se considerate Buzzati Dino soprattutto uno scrittore. Me lo ha regalato Serena e io, avulso dal mondo,
"Traditori di tutti" di Giorgio Scerbanenco****
Oh, vi racconto questa. No, non c'entra un cazzo col libro. Ma fa ridere. O piangere anche. Allora, tipo un paio di settimane fa, forse un po' meno, ho piaciuto la pagina di Salvini. Volevo vedere, rendermi conto. Non ho fatto un
Automatic, pe int.
Un vecchio REM esce dalla mia porta spalancata, mi supera, solletica la schiena, mentre appoggio la spalla allo stipite, e dilaga in questa piazza deserta, buia, screziata di luci. E' Automatic for the people, ed è bellissimo, perfetto, ineffabile, mentre
Ho fatto
Ho fatto molte cose Molte ne fai anche tu. Ho fatto fuggire le zanzare Fremere la cicala Dal temporale delusa, Ho fatto la sangria Il ladro La spia Rubando Ridendo Dall'aiuola calpestata In centro al borgo, Una rosa. Frusciante Mi regala le note piccole Una per ogni stella che ho Fatto in tempo a contare. Il tetto
"Ferengi" di Carlo Lucarelli***
Ferengi, se lo pronunciate Ferenghi, è un'altra cosa e no, non c'entra un cats con il ferengi di questa novella di Lucarelli. I Ferengi sono un popolo alieno umanoide di star trek. Non me li ricordo. All'epoca non mi piaceva, star
Siamo in tanti qua
Siamo in tanti qua. C'è gin acqua tonica limone e basilico, E l'accappatoio umido che sgocciola sulle infradito. I capelli ricciuti Bagnati Annodati. Il battito del campanile. C'è un girasole in macchina, sul sedile di dietro, Passeggero appena rubato, da trapiantare. Ci sono i traditori di tutti, sul tavolo