Luglio 2019

Oggi era la sera della cena ignorante. Si fa Con gli occhiali, senza vedere quasi niente Si fa con la Moretti povera Da 66 Che non riesce nemmeno a evocare il maligno Si fa Con Giulio, l'estremo, Che ti passa da dentro, E chiama a squarciagola Elvis dall'urna Si fa

  Notte   Luna   Birra Rane Pipistrelli. I calzini pieni di sonno Sbadigliano i passi.  Un pianoforfe Sospira il suo valzer Allagando la piazza deserta. Voi dormite? C'è un corrimano pulito Che porta alle stelle Al loro polso immobile Silenzioso Da secoli e secoli.   Notte Luna Grilli Cuscini. I sacchi gialli del venerdì Bramano l'alba e la fine: Una storia di rifiuti La loro Del rimpianto

Un vecchio REM esce dalla mia porta spalancata, mi supera, solletica la schiena, mentre appoggio la spalla allo stipite, e dilaga in questa piazza deserta, buia, screziata di luci. E' Automatic for the people, ed è bellissimo, perfetto, ineffabile, mentre

Ho fatto molte cose Molte ne fai anche tu. Ho fatto fuggire le zanzare Fremere la cicala Dal temporale delusa, Ho fatto la sangria Il ladro La spia Rubando Ridendo Dall'aiuola calpestata In centro al borgo, Una rosa. Frusciante Mi regala le note piccole Una per ogni stella che ho Fatto in tempo a contare. Il tetto

  Siamo in tanti qua.   C'è gin acqua tonica limone e basilico,   E l'accappatoio umido che sgocciola sulle infradito. I capelli ricciuti Bagnati Annodati. Il battito del campanile.  C'è un girasole in macchina, sul sedile di dietro, Passeggero appena rubato, da trapiantare. Ci sono i traditori di tutti, sul tavolo