“Tre storie allegre” di Carlo Collodi**
Nel mio cercare di non arrendermi alla mia stessa decisione del non leggere più, mi ero pigliato questo, dall'enorme colonna di racconti d'autore del Sole 24 ore. E' il numero 73 e se non è l'ultimo è il penultimo. Mi sono fatto
Vetro vuoto
Mentre leggo a voce alta le poesie di Elisa Ho unghie e capelli e barba troppo lunghi e a volte Sbaglio gli accenti E le tensioni. Un vetro vuoto occhieggia languido dalla mensola Mia madre ha mangiato tutti i marshmallows Anche quelli seccati, vagamente bitorzoluti. Un altro
“I dolci inganni” di Elisa Sala Borin***
Come si leggono le poesie? Non lo so. Le leggo raramente, ma di recente ho ricominciato. Anche la Guanda, ho visto, ha fatto una scommessa editoriale non da poco, tipo una nuova collana di. Non credo che le due cose siano collegate, no. Comunque,
Potresti venire qui
Potresti venire qui, adesso Il fuoco galoppa incandescente Minaccia il gelo acquattato Negli angoli Mentre leggo poesie povere Di boria Con le scarpe [piccole [e senza suole Potresti venire qui C'è il Buon Inverno C'è il tè allo zenzero C'è
Addormentarsi scomodi
Mi piace arrendermi a questo gelo Coriaceo e chiacchierone Dormendo sul divano scomodo Al crepitio della fiamma Con coperte improvvisate e fantasmi Sinceri O anche scaldarmi a gambe incrociate E grandi scodelle Di latte e apatia E caramelle Gommose e spaventate. Mi piace questo Collodi E la sua fiaba vivace Di Pipì e
“Il Divoratore” di Lorenza Ghinelli***
Vi racconto questa storia simpatica. La storia di veleno. Veleno, anzi. Forse l'ho già raccontata nel post appost, ma forse no. Ecco
Nei fiammiferi
A casa mia non ci sono fiammiferi Nessuno fuma e gli accendini Hanno quel sorriso comodo e senza ombra Della modernità. Abbiamo caricato così Lo sfrigolio, Il ritmo scrosciante della scatola agitata, L' odore dello zolfo Le dita scottate L'immagine di un nonno intento a bestemmiare, Tutto sul treno Senza ritorno
“La malora” di Beppe Fenoglio***(*)
Oggi non è una gran giornata. Non lo sarà nemmeno domani. Allora faccio questa cosa, prima di andare nell'altra casa a pigliarmi una birra. O forse due. Non esco nemmeno. Questa cosa sarebbe liquidare questo libro che ho qui di fianco da sei mesi.
"Il curioso caso di Benjamin Button" di Francis S. Fitzgerald***
Oggi avevo un pomeriggio corto e volevo fare una corsa ma: 1) mi è venuto mal di schiena 2) ci sono 5 gradi sotto Tra l'altro le due cose sono collegate, mi sa, visto che mi ostino a non mettere un giubbotto con
“Kobane calling” di Zerocalcare****
A dicembre (un po' per natale, un po' per compleannale) ho deciso di fare un regalo al mio prof de mate e yokai a cui sto scroccando tutti gli zerocalcari. Mi sembrava che non avesse questo, o almeno speravo, e infatti