Gennaio 2017

Mentre leggo a voce alta le poesie di Elisa Ho unghie e capelli e barba troppo lunghi e a volte Sbaglio gli accenti  E le tensioni. Un vetro vuoto occhieggia languido dalla mensola Mia madre ha mangiato tutti i marshmallows Anche quelli seccati, vagamente bitorzoluti. Un altro

Potresti venire qui, adesso Il fuoco galoppa incandescente Minaccia il gelo acquattato Negli angoli Mentre leggo poesie povere Di boria Con le scarpe              [piccole              [e senza suole Potresti venire qui C'è il Buon Inverno C'è il tè allo zenzero C'è

Mi piace arrendermi a questo gelo  Coriaceo e chiacchierone Dormendo sul divano scomodo Al crepitio della fiamma Con coperte improvvisate e fantasmi Sinceri O anche scaldarmi a gambe incrociate E grandi scodelle Di latte e apatia E caramelle  Gommose e spaventate. Mi piace questo Collodi  E la sua fiaba vivace Di Pipì e

A casa mia non ci sono fiammiferi  Nessuno fuma e gli accendini  Hanno quel sorriso comodo e senza ombra Della modernità.  Abbiamo caricato così Lo sfrigolio,  Il ritmo scrosciante della scatola agitata, L' odore dello zolfo Le dita scottate L'immagine di un nonno intento a bestemmiare, Tutto sul treno  Senza ritorno