Marzo 2015

L'eternità ci sta sempre davanti al naso, quando non stiamo fermi e corriamo, più di una lepre o un ghepardo: basta una pioggia un poco convinta e i tergicristalli che si rincorrono senza sosta, uno dispettoso e l'altro permaloso, ad

Non è fatta di gocce, questa pioggia che ha scarabocchiato sulla faccia dell'alba, ma di facce scure e imbronciate, che allungano le mani una verso l'altra per stringersi e bagnare di più, per mettere in gabbia come un prigioniero pericolosissimo