Dicembre 2014

Ciò che è amato assottiglia:  Siamo civette incantate con zampe  Grattate dai cartelli stradali, facciamo  Il verso alle cornacchie che fanno  Il verso alle città.  La neve è un incidente, i fiocchi  Ornano le mani amputate  Del tempo.  C'è, stremato, un verso  Dimenticato: graffia una lingua e non parla  Più.

Nel cortile della mia infanzia C'era un attrezzo,  Non un erpice,  Né un qualcosa, fino a oggi, con un nome. Era ferro, spine, punte, bocche:  Mi arrampicavo, di nascosto,  Mi accoglieva una larga sedia di ferro,  Bucata,  Rugginosa, Senza pari, nel mio piccolo mondo di bambino. Serviva per l'erba, il