"Nero" di Tiziano Sclavi****
Film… vi copio qualcosa dall’incipit, che era bello.
Samuele scendeva attraverso un angusto budello e portava nella mano un fiore. Si arrestò su una piattaforma di libri, sospesa tra due piani, dov’era una ragazza pallida, vestita di bianco. La guardò senza interesse.
«E’ per me?» disse la ragazza.
«No» rispose Samuele, e lasciò cadere il fiore che volò oltre l’orlo della piattaforma, nel baratro. Rimasero a lungo in silenzio, a guardarsi.
«Eloisa…» mormorò Samuele. «Hai ancora quel vestito… è ancora macchiato di sàngue, non vedi?…»
La ragazza si guardò e sorrise.
«Non dovresti essere qui» continuò Samuele. «È passato tanto tempo, ricordi?… Ho buttato via l’accetta e ho lavato tutto quel sangue sulle tende… e sul tappeto… ho fatto bene, vero?»
«Sì. Sì, hai fatto bene».
Samuele si guardò le mani.
«Ora… ora devo andare… ho tante cose da fare…
sai…»
«Sì, Samuele».
Samuele fece qualche passo, poi si voltò.
«Non… non dovresti più mettere quel vestito, Eloisa… E troppo… scollato. Si vedono tutte le ferite…il
sangue…»
«Non lo metterò più».
Samuele annuì.
«Bene… bene, proprio bene…»
La ragazza lo guardò sparire tra i libri. Poi si mosse. La sua testa ciondolò un poco sul collo, scivolò dalla gola squarciata e cadde con un tonfo.
Gargaros
Il film vedilo, è davvero bello. Il romanza mi manca, ma Sclavi si presta facilmente al cinema e non a caso anche Della Morte Dell'Amore è riuscito come film (sfido, segue pari pari le pagine stampate, con però qualche guizzo personale che non guasta), quindi dubito che Nero. sia un film lontano.
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