"Un fallimento ti salverà" di Gioia Gottini (epub)***

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"Un fallimento ti salverà" di Gioia Gottini (epub)***

Sono tornati!
E’ il primo pensiero che mi è venuto quando non mi ricordo chi della Zandegù editore mi ha scritto per propormi la lettura di due ebook.
Sì, okay, sono tornati, ma chi?
Ci ho messo un momento a ricordarmi. E mi sono ricordato.
Erano i tempi in cui… non avevo nemmeno il blog!
Mi arrivò da leggere, tra i primi via scheletri, questo libro di Misia Donati, che poi è pseudonimo di non mi ricordo chi, e che mi piacque piuttosto, sia per la storia, sia per la cura dell’edizione.
Ripensandoci, lo ricordo ancora con piacere, anche se all’epoca ricordo di una rece ingenuissima, ma insomma… si cresce, per fortuna.
Poi forse ne ho letto un altro, ma non ricordo assolutamente cosa, e penso siano stati sempre i tempi del non blog.
Poi, mi sono rimembrato, ne parlai con Simone, dopo la presentazione di questo suo libro qua, ma forse addirittura era dopo, per questo suo altro libro, e comunque, anche lui serbava un ottimo ricordo.
Bene, detto ciò, ecco che, anche se come al solito la roba in ebook straborda, attorno all’isola della mia posta elettronica, è anche vero che non ho alcun criterio di lettura, ed ecco che, l’altro mercoledì, anzi no, due mercoledì fa, sempre là a Verona in quell’ospedale perduto, non solo mi sono cominciato quello dei mostri, ma ho letto anche qualche pagina di questo brevissimo ebook, che poi è un manuale e che da quel che ho capito è proprio emblematico della collana dedicata.
Ma andiamo per ordine.
Anzi, per punti, ché oggi mi va così.
Punto primo: è spassoso. Non c’è una parola migliore per definirlo, e credo che questo aggettivo sia esattamente quello che aiuta di più. E’ un manuale e insegna a come si fallisce, e lo fa in modo divertente.
Punto due: è divertente ma serio. Nel senso che si forniscono informazioni su un qualcosa di ben preciso, ovvero il fallimento aziendale – e certo, potete e dovete interpretare il termine in senso lato – e sul modo in cui si fallisce. E sono informazioni con basi piuttosto sane, nel senso di psicologicamente fondate e – per lo meno dalla mia occhiata marketing oriented – a metà strada tra il catchy e il wow, senza mai essere troppo scontate (okay, forse il bombo finale è un po’ inflazionato e fa molto link piacione di facebook, me è un peccato veniale).
E’ il come, la carta vincente dell’ebook. Prendete per esempio il capitoletto dove si parla di fallimenti celebri. Certo che li conoscete quasi tutti, da King a Jobs, da Disney a Spielberg, però se li raccontate in modo simpatico, effervescente, e dandogli un taglio ironico, be’… li rileggerete con molto piacere.
Punto… boh, quel che è: il manuale potrebbe far venire il dubbio di essere fruibile solo da imprenditori. Assolutamente no. Anzi, non vorrei esagerare, ma credo che come acquisto abbia molto di più da dare a uno che il fallimento imprenditoriale non ce l’ha a portata di mano, ma è piuttosto invischiato in qualche altro fallimento… sentimentale, lavorativo, sportivo, umano, emotivo. Insomma… prendete me, che sono un fallimento perenne in qualunque campo. Io mi sono divertito una cifra a dare al testo le sfaccettature che mi servivano. Ci sono poi alcune indicazioni per fare qualche gradevole esercizio sul conosci te stesso, eccetera, e già vi sento mugugnare, buuu, nooo, cheppalleeee… ma no, ciccipucci, niente di questo genere. Tutto molto concreto e costruttivo, tanto per capire cosa potreste fare una volta falliti.
Insomma… è stata una gradevole sorpresa, questo ebook, perché l’ho cominciato con l’idea che non mi interessasse, e invece no. Non era così. E’ molto corto, in ogni caso, e io l’ho letto quasi tutto guidando, as usual, e vi dico che è piuttosto friendly anche dal punto di vista della scorrevolezza, tant’è che non ho rischiato che pochissimi incidenti. 
Che altro dirvi?
Che appena arrivo a casa vi copincollo un pezzetto per farvi capire di cosa stiamo parlando.
Note negative? Il prezzo, un po’, non perché non sia un ottimo ebook, formalmente parlando, ma perché alla fine son 40 pagine, e cinque euri son cinque euri, e mettendoci che si è fatta la corretta e ottimale scelta di non ricercare copertine ma dare un impatto basato su colore eleganza e riconoscibilità, forse qualche acquisto in meno, il prezzo potrebbe causarlo. 
Pregio da sottolineare? Sì, uno bello, che vi spingo a considerare: il segmento di mercato attaccato è piccolo e particolare, e io lo considero un grande merito. Perché alla fine, questo mondo editoriale si sta frammentando in un modo terribile, e siamo assaliti da tutte le parti da ebook di ogni genere, più o meno costosi, più o meno belli, insomma… manca identità. E anche quando l’identità c’è, capita che non ve ne sia uno, ma decine. Ecco che una identità ferrea, come quella di questa collana, scelta dalla zandegù, e un brand non ancora popolato (chiamatelo di saggi semiseri, non so) è per me una ottima idea. E anche le altre collane mi sembrano perseguire tutte questa strada. Quindi bravi, vale la pena che ci diate un occhio.
E’ tutto… a dopo per l’estratto e alla prossima lettura.
Ecco qua, siamo nel capitolo dove si sono appena analizzate le 4W interessanti del fallimento. L’ultima, il Why, alla fine importa poco, ma la gente ve la chiederà. Ecco cosa potete rispondere:


PERCHÉ
Questa domanda te la sei già fatta talmente tante volte che quando te la fanno gli altri puoi tirare fuori un campionario stile Pantone e chiedere loro di scegliere la nuance preferita. Non credo che tu debba rispondere a questa domanda, basta un’eloquente alzata di spalle. Ma se proprio ci tieni e non reggi gli sguardi indagatori, ecco alcune possibilità, tutte abbastanza dadaiste:
• variante Scajola: un socio, a mia insaputa, ha iniziato a fare casino con i pagamenti ed ora eccomi qua;
• variante astrologica: Saturno in casa 6 mi ha praticamente preso di mira negli ultimi tre anni;
• variante psicoanalitica: è il mio modo di uccidere il padre, che con un transfer ho proiettato sulla mia partita IVA;
• variante Superuomo: volevo sperimentare la Caduta, capire cosa si prova a scendere negli abissi sordidi delle cambiali protestate;
• variante Elio e le Storie Tese: la mia non era un’attività, ma una meta-attività volta a ridicolizzare il capitalismo da dentro;
• variante Edipo a Colono: sapevo già che sarebbe finita così, ma un impulso irresistibile e fatale mi ha spinto ad aprire un’attività di produzione copri-laptop in feltro.

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