“La prateria dei fulmini” di Cervello Bacato**

“La prateria dei fulmini” di Cervello Bacato**

Certo, è bello avere il Sony nuovo, come eReader che massacra in efficienza il vecchio, già rotto, Booken, e non trovare ugualmente il tempo per leggere, nonostante sia così bello e la cartellina degli ebook strabordi di roba.
Ma alla fine, una cosa breve breve l’ho letta.
“La Prateria dei fulmini” di Cervello Bacato. Non so nemmeno io perché proprio questo racconto, che poi, non è nemmeno un racconto a sé stante, facendo parte di un progetto più vasto. Ma è comunque autoconclusivo e quindi, una ventina di pagine, si poteva fare.
Sarò breve, però, e non perché devo anche trovare il tempo per inventarmi scegliere una copertina, essendo che Cervello Bacato non ce l’ha messa, la cover nel suo ebook, e allora non è che potevo fare come ho fatto su Pub e metterci la non-cover epub standard. La risolvo con una immagine pigliata a caso dal web, che vi farà pensare a una prateria di fulmini. Va bene?
Anyway, vi dico che non mi ha preso tanto, la scrittura di questo fantasy post-moderno ambientato in un mondo in cui gli angeli sono i cattivi e i protagonisti appartengono a mondi diversi, ma in contatto, in un’ambientazione che è tutta da scoprire. Purtroppo, il buon Cervello spero non me ne avrà a male, la scrittura è ancora un po’ acerba e i contenuti sono ancora troppo debitori del linguaggio fantasy classico, cose che rende quasi sgradevoli alcuni dialoghi con dentro i “cazzo” e altre imprecazioni che paiono del tutto fuori posto.
Vi faccio un esempio dell’acerbità, tanto perché capiate cosa intendo. Vediamo… a ecco l’iper aggettivazione:

L’acqua le inzuppò presto i capelli, le bagnò il viso e il corpo, scorrendole tra i seni piccoli e sodi e scivolando via rapida e fredda sulla pelle bianca e levigata. Era un fiore candido e innocente, radicato alla terra calda e scura, accarezzata dall’erba agitata.

Quindi, ecco, dovete comunque dare più importanza al cosa il racconto racconta, piuttosto che al come, anche perché sono ingenuità, questa o quelle come gli avverbi in -mente e le espressioni un po’ troppo scontate, per questo genere, che vanno perdonate. La storia? Irys è una elfa moderna (ti prego, Cervello, non usare i diminutivi, soprattutto per un nome già corto come questo, “Ir” non se pò sentì) è in giro con Roger, il suo cavallo, e viene incaricata da Mikel, il suo mentore, di fare da guida notturna a due tizi, sconosciuti ma importanti, un simpatico e uno antipatico, che sanno il fatto loro ma hanno bisogno di una guida. Il rischio? Farsi attaccare dagli angeli, che non paiono essere raccomandabili. 
Si dipana, quindi, nel viaggio di Irys, il mostrare un mondo fantastico tutto da descrivere, e se l’obiettivo del racconto (uno spin off) era quello di incuriosire, diciamo che si può considerare raggiunto, dato che molti restano gli interrogativi, alla fine della storia, pur mantenendo essa la sua autoconclusività. C’è da lavorare, certo, ed effettivamente lo sconsiglio agli odiatori di fantasy, perché pur essendo alternativo, la struttura e alcune idee di fondo (tipo la coscienza elfica che si infonde agli animali) restano quelle e i fantasyfobici porconeranno. Poi? poi niente, io adesso me ne vado a fare la spesa in bici, a fare del mais, ascoltando solo roba di trent reznor, molto poco fantasy, e magari a tirar fuori due belle foto. Questo post lo metto in programmazione per mercoledì, ché oggi vi ho già parlato di Pollicino, e vi basta. 🙂
Grazie Bacato per l’ebook, e voi altri, se lo volete scaricare, là, dal bellissimo blog di Cervello.

Comments

  • 25 Settembre 2013

    Occhio al titolo del post 🙂

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    • 25 Settembre 2013

      ahahahahahahahahahahahah
      un errore geniale, direi!
      quasi quasi lo lascio così

      reply
  • 25 Settembre 2013

    Era la prateria dei ''filmini''! 🙂
    Comunque figurati, ogni consiglio assolutamente benvenuto, soprattutto se mi aiuta! Ci saranno diversi cambiamenti (perché già ne ho fatti) quando uscirà ''dentro'' il testo originale, e molte caratteristiche che al momento sembrano stonare un sacco, come appunto il linguaggio dei personaggi, sarà giustificato e.. Sì, pare strano ma sarà coerente.
    Ti ringrazio per la recensione e nulla, ora scrivo la Prateria dei filmini, che l'erotico tira sempre! 😉

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    • 26 Settembre 2013

      ti prego scrivilo!
      una prateria dove invece di crescere l'erba crescono i filmini
      tipo sotto i cavoli come i bambini
      solo che son porno
      solo che mica sai cosa ti capita
      e quindi la suspense…
      vuoi mettere
      biancaneve e i sette ani piuttosto che
      mandingo di notte te lo spingo…
      insomma..
      geniale,
      scrivilo!

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    • 26 Settembre 2013

      Sì, dai… i classici inssomma.
      – Biancaneve sotto i nani,
      – la lampo di Aladino,
      – Ben Dhur…
      e via discorrendo, robe vecchie, ma sempre d'effetto!

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