"Lo schiacciaporci" di Simone Corà(epub)**(*)

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"Lo schiacciaporci" di Simone Corà(epub)**(*)

Oggi è lunedì. 
Un lunedì notte post pioggia e sembra una di quelle notti lunghe, che andresti a dar battaglia al buio, a sentire il polso al freddo, o magari giù giù, fino al mare, per solo uno sguardo e okay, finita lì.
In radio ci starebbero bene gli Alice, ma mi limito ad ascoltarli sul tubo, tanto per fare gli auguri a Jerry.
E già che ci sono vi farò delle domande.
Per esempio, qualcuno sa perché sul blog ogni volta che voglio embeddare un video non si embedda? E soprattutto, il verbo embeddare, ha origini sicule?
Okay, okay…
Tutto ciò non c’entra un cazzo con lo schiacciaporci ma ve lo volevo dire. E non lo farò, di andare al mare, per altro, non tanto perché son vecchio e stanco, quanto perché sto bene qui, al pc, col tazzone del caffè al gin-seng, e la voglia di fare tardi a cazzeggiare.
(a proposito, ma secondo voi il caffè al ginseng, che si fa solubile con l’acqua calda, si può fare anche con il latte caldo?)
E per cominciare, dico che vi parlo di questo ebook.
Un ebook gratis, in epub.
Sì, perché succede che ho ricominciato a leggere in epub, ed era ora. Mi piace l’idea di alternare carta e digitale, e mi piace l’idea di leggere gratis.
Non è una questione di soldi.
Ho libri da leggere, in camera, che superano il centinaio. Doppio.
Credo di avere autonomia per 2-3 d’anni, probabilmente di più, tenuto conto che ci sono tomi che da soli mi impegneranno mesi. 
E’ una cosa diversa, il leggere gli epub.
Mi ricorda i tempi in cui scaricavi, all’inizio, gli mp3, o quando era arrivato myspace… insomma, avevi a disposizione di tutto, a costo zero, e spesso girava anche un sacco di porcheria. Inascoltabile porcheria. 🙂  
E allora ecco che mi piace leggere cose sconosciute, o libri di gente che conosco, o semplicemente racconti che magari non saranno granché, a volte, ma sono sinceri, onesti. 
Mi sembra di restare fedele a quell’idea della curiosità, che ho sempre amato e sostenuto. E per questo che finisce che perdo un sacco di tempo a parlare qui di cose che forse, magari, potrei liquidare con poche righe. Oppure è solo che ogni tanto, certi giorni, vuoi solo perdere tempo, in qualche modo.
Insomma… stasera mi metto qui e vi parlo dello Schiacciaporci. che poi è un racconto lungo/novella del buon Simone Corà, che è lui, sì, l’autore delle Maledette Zanzare, il tirapacchi dell’ultima cena (ma era un pranzo) e forse chissà, il tirapacchi della prossima.
Insomma… voi penserete che siccome lo conosco, ve ne parlo bene.
E invece no.
Non ve ne parlo bene, ma nemmeno male.
E’ una lettura molto agile e relativamente breve. Se andate a Roma prendendo la freccia delle 6.03 e lo cominciate dopo qualche minuto, con una in parte che vi rompe i gioielli in quanto incapace di dormire vi dico che alla fine, per quando entrate nel Lazio, l’avete terminato.
A me almeno è successo così.
E benché mi sia intrattenuto, a leggerlo, non posso dire di esserne del tutto soddisfatto. Lo schiacciaporci è una sorta di ironic-weird story, in cui si ride, si prova un po’ di ribrezzo, e c’è chiaramente un mostro (perché a Simone, come a me, piacciono un sacco i mostri).
Entertainment, insomma, questa è la parola chiave.
Quindi è questo che vi dovete aspettare.
C’è una location, la grotta del Giorgino, e un assessore un po’ zelante e pusillanime che si imbarca assieme a un individuo che ricorda un mix tra Rambo e Ivan drago e che sembra saperla ben più lunga, sui misteri raccapriccianti di quella grotta misteriosa.
Un’avventura senza momenti di stanca, che vi porta dritti alla fine, seppure con qualche scontatezza nella trama  (per dire, non è che non capiamo quasi subito chi ci sarà dentro la grotta, eh? :).
Insomma… per intrattenere intrattiene, questo sì.
E da salvare, la scena in cui l’eroe pusillanime si becca gloria e meriti per puro culo, mentre l’eroe forzuto, che ricorda tanto anche Tuckelberry, di scuola di polizia1-2-3-4… , dicevo, quello quasi soccombe. 
Al di là di questi pregi, però, una leggera insoddisfazione me l’ha lasciata, lo Schiacciaporci. C’era un senso di “so già come va a finire” fin dalle prime pagine, ed è andata a finire proprio così. Inoltre, mea culpa, forse, l’ho finito con la sensazione del “beh, tutto qua?” anche se poi non avrei saputo cosa mi mancava. O forse, semplicemente, c’era poca trama, pochi avvenimenti, un po’ come guardare i videogame spara-spara… è bello giocarci, perché a guardare dopo un po’ ti stufi.
Insomma, la chiudo qua, e mi rendo conto che non ho detto poi chissà che, di questa novella di 72 pagine godibile e umoristica, ma anche con dentro l’horror e il weird.
Accontentatevi, e anzi, siccome è gratis e Simone, in fin dei conti, scrive bene, direi che potreste comunque farci un pensierino, se avete voglia di farvi intrattenere da letture brevi e per nulla impegnative, seppur di qualità decente.
Che altro? Anche niente dai, a presto per nuove avventure, e ricordatevi di passare al pub se volete nuove trovare epub gratis da leggere, e magari vedete di piacere la pagina del pub di pub, di questo blog, o insomma, fate qualcosa, fosse anche c
ondividere questo post per fare dispetto all’autore! 🙂

Comments

  • 19 Marzo 2013

    Tre stelle alla recensione! 😉

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  • 21 Marzo 2013

    Un paio di domande:
    1. Mi spieghi perché quando leggo qualsiasi cosa che scrivi non vorrei mai smettere?
    2. Scrivi anche libri? Se sì li trovo sul blog? O dove li posso trovare?

    P.S. OK, OK erano un po' più di un paio di domande…

    reply
    • 21 Marzo 2013

      1. maaaa ti riferisci al Corà, vero? 🙂 no perché se invece dici a me, è un gran bel complimetno e in questa giornata di primavera al contrario che ho avuto oggi mi fa un gran bene.

      2. non scrivo ancora libri, forse non lo farò mai, ma a scrivere qualcosa ci proverò, questo sì. Questo blog è un punto di partenza, quindi più non li trovi sul blog ma li troverai. il che risponde alla terza. Se invece ti riferivi al corà, allora li trovi sul suo blog 😀

      e grazie per le buona parole, mai mi furono così preziose 🙂

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  • Cinzia
    13 Aprile 2013

    Letto.
    E piaciuto un casino.
    Devo decidermi a scrivere a Simone per fargli i complimenti, già dopo "Maledette Zanzare" ero rimasta entusiasta e questa novella conferma che ci sa fare. Tra l'altro è il genere di scazzo divertente e sopra le righe che adoro leggere.
    Devo proprio scrivergli. Sì, sì.
    Prima o poi.

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