“In bilico” di Luigi Musolino***

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“In bilico” di Luigi Musolino***

Me li ero ficcati nell’erader ieri, due ebook di Luigi Musolino.
Mi ero accorto che erano due racconti, In bilico e Sporcizia, entrambi di poco più di una ventina di pagine, ed erano l’ideale.
Sì, perché oggi, immaginavo, avrei avuto del tempo, e dopo essermi portato dietro molti compiti da correggere e aver dato anche 0+ e 1, immaginavo avrei avuto modo di leggere. 
Ma non volevo cose impegnative, e non volevo cose di qualità sconosciuta e non volevo cose lunghe.
E allora ecco, ho cominciato da questo.
Un ebook di Luigi Musolino, l’uomo di Idrasca.
Luigi che so che scrive bene, che so che tendenzialmente mi lascia soddisfatto, e questo “In bilico” che è lungo – appunto – una ventina di pagine circa.
Di che parla? Di crisi, di lavoro, di mondo operaio e di carriere che nascono, muoviono e muoiono.
E sì, parla di uno spettro, un fantasma, traducendo in entità fantastica le paure economiche di quest’epoca di bugie e povertà.
E così si parte con un “capo” che si ammazza, braghe calate e tenendo in mano la lettera che gli annuncia la cassa integrazione, e che, soprattutto, annuncia la cassa integrazione di molti altri. E questa immagine, icastica, dell’uomo con le braghe calate perché sa già cosa succede quando si muore, e non gli va certo di sporcare, che entra nella testa del lettore e di Glauco, protagonista del racconto.
Glauco che all’improvviso, su un traliccio, vede uno strano, enorme, volatile. O almeno così gli sembra, anche se lo stress dell’essere il possibile sostituto del capo defunto non gli agevola certo lo scacciare le visioni.
Insomma… ti tiene incollato, il racconto, weird e pulp al punto giusto, ma forte, fortissimamente – forse troppo – sociale. Difetti? A parte un calcare la mano sulle condizioni atmosferiche, che però ci vuole ed è quasi dovuto, come contorno alla vicenda, potrei dirvi della prevedibilità del finale, che spinge il racconto in una struttura piuttosto classica dell’horror. Però non infastidisce, ciò. 
Anzi, per come era stato impostato il tutto, con meccanismo a orologeria scandito dai giorni, era l’unico finale possibile. 
Quindi leggetelo, questo racconto, che vi servirà, se non altro, per esorcizzare la crisi, a tutto voi che siete in bilico…. 🙂

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