
"La pecora nera" di Ascanio Celestini***
Comunque, noi siamo qui a parlare del libro.
Il libro che è diventato libro del primo dell’anno perché aveva le caratteristiche adatte, ovvero:
Corto (94 pagine, abbastanza da finirlo in giornata)
Non solo intrattenimento (Una storia di manicomio elettrico non poteva essere vuota)
Di autore che non conosco e magari trasversale.
Era in ballottaggio con il bambino ostrica, ma poi il destino ha voluto questo ed è stato meglio così.
Sentite come comincia questo libro.
Un attimo che ve lo ricopio.
Io sono morto quest’anno.
Tutti volevano morire quest’anno.
Chi ha vissuto fino a oggi ha visto tutto quello che si poteva vedere.
Ha visto i cani nello spazio, gli uomini sulla luna e un robot a rotelle su Marte. Ha visto esplodere New York, Londra e Madrid e non più soltanto Kabul e Baghdad. ha visto l’ovetto Kinder che trasforma tutti i giorni dell’anno in una Pasqua infinita. Ha visto il latte in polvere, il vino in tetrapak e le fragole con l’aceto.
Tutti volevano morire quest’anno perché dal prossimo non si vedrà niente di nuovo. Il mondo si ripeterà come la replica di una trasmissione andata già in onda. Il futuro sarà un riassunto delle puntate precedenti. Da domani anche lo sterminio sarà uno spettacolo noioso.
La sera mia nonna mi è venuta a prendere.
Io mi ero mangiato tutti i ragni della sagrestia.
L’avevo disinfestata meglio del diddittì.
Michela
Ecco, questo ora mi incuriosisce…
Hai ragione, l'inizio è bellissimo.
E interessante, intrigante l'idea che una volta tanto le cose non stanno come siamo abituati a pensarle sempre e comunque.
Ti ricordi le pecore della "Fattoria degli animali", col loro "Quatro gambe, buono! Due gambe, cattivo!" che copriva ogni altro discorso?
Se lo trovo scontato anche in libreria so qual è il mio prossimo acquisto…:)
(Minchia però che tritapalle quel video sul call center, l'ho dovuto chiudere dopo un minuto e mezzo, non lo sopportavo più).
Frankie Hi NRG è il mio mito… 🙂 Non a caso, è delle nostre parti 😀
gelostellato
a me invece piace 🙂 la cosa del craxismo e quella del call center è una sacco simpatica 🙂
Comunque sì, i Di Gesù è sempre piaciuto assai anche a me.