Gennaio 2011

Di un sipario bucato,Da cicche e sforbiciateGettate a casaccio,Senza allungare le braccia,Che mi dici? Di una tempesta di carte,Scartoffie e cartacce,Che imbratta le scrivanieE dondola nelle listeDelle cose da fare,Che mi dici? E dei lupini, Delle lucciole,Della gomma pane,Delle cabine telefoniche?E dell'alba,Soprattutto,Che non

Ero quello avvinto,Che cercava i misteri nell'alchimia, Nelle stelle, Nei capricci dei fantasmi.Persino nell'oceano profondo e nell'amore.Tu mi hai insegnatoA considerare gli elastici,I labirinti sui cavolfiori,Gli specchi e le previsioni del tempo.Capivo che c'era da capire,Ma non ce l'ho fatta mai. 

C'è chi adopera le paroleCome portare fuori la spazzatura,ChiCome portare a spasso i cani.C'è chi usa i silenzi,Per fare lo stesso,Chi i baci o il sesso.Alcuni,Hanno guinzagli alle pareti,Chiodi senza quadri,Finestre foggiate a toppa.Nel camino attizzanoUn fuoco che si può