Dicembre 2010

Stringi la mano,Pronuncia le parole. Parlami lasciando spazioTra le ginocchia,Con le parole a formaDi fiore:I petali da sprimacciare,La corollaDa sfiorare. Ma tu sprofondaLe dita,MusicaL'arcano con gemiti. E parlami togliendo spazioTra le labbra,Solo sillabeDi vocali mute,Unite alle mie.

Strade di vetro,Alberi di cristallo,Prati di porcellana. Le case si lascianoCrescere i capelli,Le bare congelano per farsi dimenticarePiù in fretta. Fiumi di ghiaccio,Foglie di panna,Uomini di neve. I gatti camminanoSu zampe invisibili,L'abbaiare dei caniSi appiccica ai muriE le sirene,Senza coda,Vanno ancora più svelteA

Con rammarico e parsimoniaGetto occhiateA questi tempiDove è difficile persinoSaltareSul carroDel più forte. La lealtà è vagheggiataLa beltàNemmeno da carezzareLa libertàUna ciecaStrategia. Disegnamo cazziPiù grandi di noiSui muri degli asili.Solo questoCi resta.