"Coraline" di Neil Gaiman***

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"Coraline" di Neil Gaiman***

coraline-7517590Uno degli autori che prima o poi affronterò è il tanto celebrato Gaiman, che piace tanto qua ellà per blog e per il webbe. Di certo, però, non credevo di iniziare da Coraline, il libro che hanno fatto il film, sì.
Come mai?
Boh… si era in vacanza e la donna se lo guardava, in libreria. E io che pensavo: “Ma checcazzo te lo guardi che hai visto già il film e ormai te lo sei rovinato” e poi ho palesato tutto ciò, dicendole che casomai ero io che potevo comprarmelo, ché il film non l’avevo visto. Finendo per scoprire che il film, in teoria, avrei dovuto vederlo anche io, solo che mi sono addormentato dopo pochi minuti, e mi è rimasta la sensazione di aver visto solo il trailer.
E vabbè… son fatto così, i film mi fanno dormire. Anche quelli belli e che durano poco.
Comunque… fatto sta che il libro alla fine me lo sono comprato io.
E se me lo sono comprato è anche per un altro motivo. Era il 22 agosto, il giorno seguente, e a me piace cominciare e/o finire un libro, in quel giorno. In questo caso avrei proprio cominciato e finito, visto che Coraline è un libro per ragazzi, con dentro i disegni, di 180 pagine, ma a carattere 14. Insomma… saranno anche un furto gli 8.80 euri del prezzo, ma almeno te lo leggi in poco ed è piacevole da guardare, come molti libri illustrati.
Tra l’altro, vi dico subito che a metà pomeriggio l’avevo già finito.
Ma veniamo al libro.
Dividiamo i lettori in due. Quelli che hanno visto il film e quelli che non l’hanno visto.
Se avete visto il film, sappiate che la trama è la stessa. L’opera scritta, qui, è una traccia, un racconto lungo, in fin dei conti, che si presta molto a essere non tanto sceneggiato, quanto arricchito come immagini e fantasia, e senso della meriviglia. Quindi diciamo che è meglio leggere, prima che vedere, ma che se fate il contrario non è poi un grosso problema. E’ piacevole ugualmente.
Seconda considerazione.
Scrivere per ragazzi è difficile. Difficile da bestie. Hai uno spettro preciso, chiamiamolo pure target, una soglia dell’attenzione lettoriale bassissima, e non basta, non può bastare, scegliere un personaggio di 11 anni e farlo muovere in un contesto familiare, per cercare empatia, trattando il target come un target che si deve accontentare. Qui, Gaiman, ci riesce. Ci riesce alla grande, direi.
Prendete gli ingredienti.
I primi due che ho già detto, che ci sono. Coraline, che ha 11 anni, e la sua famiglia e dintorni familiari (gatto e vicini). Prendete il contesto, e qui cominciamo a sfuggire al cliché. Cliché che vuole mamma e papi assenti, dediti al lavoro, addirittura un pochino ingiusti e con spirito dell’educazione della figlia pari a zero. No, non è così. I genitori rimangono dei buoni genitori, forse un po’ sfigatelli, ma piuttosto lontani da quel tipo di genitori che, secondo i media, creano bulli, serial killer e anoressici semplicemente passando troppo tempo in ufficio.
Poi aggiungiamoci il carattere formativo.
Già, perché se scrivi per ragazzi, deve esserci. E’ un prerequisito morale, che ci sia una morale.
Buona, cattiva, magari messa insieme a colpi di cadaveri e brividi o quello che volete voi, ma dev’esserci. E qui c’è, ed è tra i più classici. Anzi, il più classico.
La parte oscura, triste o cattiva che sia, che si cela nei nostri intorni e che si fa mondo alternativo. La porta misteriosa e Coraline che attraversa il varco, trovandosi dall’altra parte, e ha delle prove da superare per poter tornare nel mondo giusto, con una nuova consapevolezza. La solita minestra, quindi?
No, decisamente no. L’immagine dell’altra madre di Coraline con i bottoni al posto degli occhi dovrebbe bastarvi. Una piccola geniale idea della quale si raccoglie soprattutto il potenziale perturbante (odio fortissimamente questa parola, davvero, la odio come performante, ma qui è così, gli occhi bottone [per]turbano), l’idea di qualcosa che stride con il mondo reale e anche, a tratti, con quello immaginario. Anche il solito gatto, per esempio, usato e usarato da mille e millanta favole e storie fantastiche, riesce a trovare qui un ruolo che li ricorda tutti ma nessuno in particolare, ed è un pregio. Un pregio soprattutto in chiave formativa. Potrai mai, vostro figlio con tendenze al bullismo, chiudere la coda al gatto nel saliscendi elettrico del garage? Beh… forse sì, ma lo farà con la coscienza di aver deliberatamente perso un alleato, di aver distrutto una risorsa preziosa. Saprà, insomma, che c’è un prezzo da pagare, per quello che ha fatto, ed è importante.
Insomma… se avete figli preadolescenti, Coraline gli può fare solo bene. 
Se invece lo volete leggere voi… beh, vi può fare anche meglio, soprattutto perché è una lettura di puro svago senza essere superficiale, e ogni tanto, in queste righe che riempiono i libri e che si prendono troppo sul serio, ci vuole. Ci vuole veramente.
Buona giornata cari.

P.s.
Amanti di Gaiman in ascolto, che dite, va bene se il primo Gaiman serio è il classicone American gods?

Comments

  • 21 Ottobre 2010

    Non esistono Gaiman più o meno seri, esistono solo Gaiman 😉

    Comunque direi che va bene, anche perché tu zozzone odi i comics quindi Sandman non lo leggerai nemmeno a torturarti.

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  • gelo
    21 Ottobre 2010

    io non odio i comics
    è semplicemente un settore che ho deciso di non seguire
    apprezzo le sceneggiature e basta, del resto non capisco namazza, e li leggo con la meraviglia dei bambini di 5 anni:)
    e comunque per me sandman resta quello dei metallica 😀

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  • abo
    21 Ottobre 2010

    "American gods", pur essendo un po' prolisso, è la summa dei temi cari a Gaiman, quindi mi sembra un'ottima scelta.
    Molto meglio di "Nessun dove", ad esempio, che invece a me ha deluso parecchio…

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  • 21 Ottobre 2010

    “Performante”, odio quella parola e pure la tizia di Mediashopping che la pronuncia come se potesse cambiarti la vita.

    Va beh, a parte questo… non mi ricordo se ho letto Coraline, il film l’ho visto ma ho ‘sto buco nero sul libro. Rimedierò. Anch’io sono a digiuno di Gaiman, ma ho Buona Apocalisse a tutti! (scritto a quattro mani con Pratchett) che mi aspetta, magari attacco con quello (e metto da parte Manituana di Wu Ming per un’altra volta).

    Per il resto, mi spio i consigli di lettura su Gaiman che ti faranno gli altri.
    Sì, io scrocco.

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  • Noe
    21 Ottobre 2010

    Io ho visto il film al cinema, poi mi hanno regalato il libro e ho letto il libro. Amo quel gatto odio i bottoni negli occhi.
    XD

    Precedentemente mi avevano regalato "American Gods" e "I ragazzi di Anansi".
    Non so perché…ma anche se il primo è più famoso qualcosa mi spinse a leggere l'altro. Non so ogni tanto c'è qualcosa che mi spinge a leggere dei libri e non è spiegabile…E infatti l'ho letto e mi è piaciuto un sacco, quindi te lo consiglio! Leggi "i ragazzi di Anansi", forza, forza, è meraviglioso! ^_^ Ah, Ciccio Charlie…quanti ricordi…-sospiro-.

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  • 21 Ottobre 2010

    I ragazzi di Anansie… mmm… sì, sì… avevo sentito che si erano riformati…
    Gli mancavano dei soldi, si vede… 🙂

    metto in lista, comunque

    ah
    i bottoni negli occhi è un'idea favolosa
    non scherziamo 🙂

    giuda, tu smetti di origliare… 😀

    reply
  • Noe
    21 Ottobre 2010

    Tsk.
    Non capisci mai quello che voglio dire.
    Non intendevo che è una brutta idea, quella dei bottoni.
    Intendevo che fanno pauraaa!

    Metti in lista, metti in lista.
    ^_^

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  • 21 Ottobre 2010

    metto in lista dei bottoni 🙂

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  • 22 Ottobre 2010

    Non conosco qusto libro e non ho visto il fim, ho letto "American gods" e per i miei schemi mentali l'ho trovato un po' "disordinato" seppur piacevole… 🙂

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  • 22 Ottobre 2010

    A me American Gods non è piaciuto granché, prolisso prolisso prolisso e pesante pesante pesante nonostante l'idea suggestiva. E poi son più di 500 pagine, tu moriresti.

    Mi è piaciuto invece moltissimo I ragazzi di Anansi, ché è spigliato e divertente, e ho adorato Nessun dove, fiaba, horror, fantasy e un sacco di idee.

    Di certo non leggere la raccolta Il cimitero senza lapidi dove ci sono gli scarti degli scarti degli scarti.

    reply
  • 22 Ottobre 2010

    Vedi che avere un blogghe è utile… bene, per ora "I ragazzi di Anansi" è in vantaggio…
    e mi sa che lo rimarrà.
    🙂

    reply
  • marco
    22 Ottobre 2010

    Secondo me, ma non sono il solo (se ne parlava anche con Iguana) Coraline è il migliore dei suoi libri, per i motivi che hai spiegato bene nella recensione : è una storia per ragazzi che parte da elementi familiari e archetipali ma riesce a non sembrare già sentita, ed azzecca il tono alla perfezione.
    Come secondo per me probabilmente Buon Apocalisse a Tutti, quello scritto a quattro mani con Pratchett. Gli altri non sono male, ma non ti fanno neppure entusiasmare troppo.

    Detto ciò, Sandman è almeno due spanne sopra a qualsiasi cosa altro abbia scritto. Sandman completo è una di quelle letture che hanno il potenziale di cambiarti la vita, i romanzi sono, al massimo, gradevoli.

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  • 22 Ottobre 2010

    MMM
    Di buon apocalisse ho sentito dire bianchi e neri
    il 4 mani per cominciare un autore però non lo scelgo
    sto sandman di categoria superiore…
    metto in hard disk mentale va.

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  • 24 Ottobre 2010

    American Gods è un buon libro a prescindere, non so dirti se sia il punto ideale di partenza per leggere Gaiman.
    Facciamo così, tu lo leggi e basta. 🙂

    reply
  • 25 Ottobre 2010

    Personalmente a chiunque volesse cominciare a leggere Gaiman io consiglierei di partire da NESSUN DOVE(NEVERWHERE)l'edizione Fanucci è ancora disponibile.E sto parlando della Fanucci d i una decina d'anni fa.Di prima cioè della sua trasformazione da casa editrice specializzata in narrativa fantastica ad altra cosa…

    reply
  • 25 Ottobre 2010

    è bello che non vi mettete d'accordo!
    🙂
    miseria…
    alla fine farò così:
    il primo che trovo in sconto tra:
    i ragazzi di anansie
    nessun dove
    american gods

    reply
  • 26 Ottobre 2010

    Bravo gelo.
    L'ho sempre detto di te:
    poche idee ma confuse…:)

    reply
  • 27 Ottobre 2010

    Ma cioè conti il voto di Silente? Quello che legge centinaia di pagine di Simmons però 500 pagine di Gaiman gli sono pesanti?!
    Silenteeeeeeeeeeeeee!!!

    E poi Anansi è in un certo senso il seguito di American Gods (almeno per uno dei… di quelli insomma) quindi comunque prima American Gods, poi Anansi.

    E romperti il cazzo e comprare la raccolta di racconti? Secondo me (ma so già che poi arriva Silente e dice che non gli è piaciuta) pur non essendo un A.G. è un buon compromesso tra il Gaiman for babies e quello per adults.

    Nettamente migliore l'antologia Fragile Things, e proprio per questo non è stata tradotta in italiano (a parte un paio di storie mi pare).

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  • 28 Ottobre 2010

    certo che dare un consiglio univoco no eh 🙂

    Comunque grazie a tutti, gaimanisti maledetti che non siete altro 🙂

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