Luglio 2009

Mi plasarèsVêti discuindonDiscolce e dineadeGjolditiStiçâtiButulâComprâti vistîtsPar fâti restâ croteIn chescj timpsLa che ducj si viestinDi ParsoreCence cjalâNi dentri ni sotMi plasarèsMa no ai vondeBraùreDi lâ ator vistûtVistût

I nodi sono come il ghiaccioGli astriNe narrano con mani pazientiIl ricordo loroStriscia viaUn animale feritoLe viscere che bagnano l'asfaltoSono nodi i sorrisiCavalcati sulle labbraO scavatiCon le unghieNodi le parentesiChe chiudono sacchiDi plasticaSulla faccia delle paroleQuando sono fatteSolo di fiato,ManiE

Si divertonoA fare dei giorniStatuine di malinconiaMescolano ciccheOcchiateBollette e caffèChe non sanno separareCon un bacioO il profumo della pellePulitaE le statuineHanno occhi come chiodiMani di ragnoE fiato di cristalloMa loro si divertonoCongelano carneE zucchineCome fossero tempoViaggianoMa non sanno che facciaFareDavanti

Mi hai trovata nei numeriNella moltiplicazioneNella sottrazioneHai raccolto lo sdegnoCon un cucchiaio di plasticaSbeccatoTenevi alto il vessilloA bada i malumoriMi hai ascoltata comeUna canzoneDi quelle che non mi stufoMai di sentireIo ti ho regalatoLe noteTu oraScrivine altre

Leccami forteDove il sessoSi dimentica di me e dei mieiScrupoliComprami il mondoVendimi a pezziGrandi quanto una risataSenza fondo né onoreBaciami per quello che meritoTienimi dentroPer quello che valgoE strappami la fantasiaDalle ossaSe non puoi fare a menoDi me