La sindrome da greatest hits colpisce ancora
Ok ok. Tranquilli… non è un post di classifiche di fine anno.
Però un blog è un diario in rete, e io, con tutti questi tag che cambiano cifra da 8 a 9, non resisto a fare lo stesso, (a cambiar cifra, intendo, non a fare il diario) e nel farlo non resisto a chiedermi quali sono i meglio libri che ho letto quest’anno e i meglio dischi che ho ascoltato quest’anno.
Ecco perché, molto brevemente, qui di seguito troverete due elenchi.
Sapete già che mentre di un disco bisog
na parlarne “dopo un po’ che lo ascolti”, di un libro bisogna parlarne “appena lo hai letto”. Da questa mia abitudine discende il fatto che i dischi che vi citerò qui di seguito sono tutti usciti nel 2008, mentre per i libri troverete di tutto, dai classici alle nuove uscite, con l’unica accomunante dell’essere stati letti da me quest’anno. Chiaro, noh?
Cominciamo. 🙂
I DISCHI CHE MI SONO PIACIUTI DEL 2008
Tenete presente che non è una classifica e che non ho un genere preferito (dopo i 30 sarebbero davvero sciocche entrambe le cose ^^).
DAVIDE VAN DE SFROOS – 2008 – PICA!Del disco ne ho già parlato su questo blogghe in lungo e in largo. Non fosse che è in dialetto comasco questo disco avrebbe monopolizzato le classifiche più di un Ferro o di una Pausini. Davide è un grande, ci ha regalato forse uno dei suoi migliori dischi (indubbiamente il più vario, completo, rotondo e meglio arrangiato di tutti). Mi ha regalato anche il miglior concerto dell’anno a pari merito con i Rem. Inoltre lui è un perfetto raccontatore di storie. Staresti ad ascoltarlo per ore. Disco imperdibile.
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA – 2008 – CANZONI DA SPIAGGIA DETURPATADi questo disco non ve ne ho parlato. Non so perché. Ha vinto molto in ambito indie italico, non mi chiedete cosa. Vi posso solo dire che lo dovete ascoltare, ma con alcune avvertenze. Se siete adolescenti o 20-25 che vogliono mettere della poesia nel moderno, schiacciati dalla società e con una voglia di protesta inespressa che si tramuta in una canna e nel dire molte volte cazzo, e che comunque, e questo è un merito, odiate la musica italica in generale, ma siete troppo pigri (e questo è un demerito) per scoprire della musica italica che passa fuori dai circuiti radiofonici, beh, allora è il disco che fa per voi. Se invece come me, siete della gente che se faccio i nomi di Casale, Palazzo, Benvegnù, Malfatti, Donà, Godano, Agnelli e via dicendo, vi si rizzano le orecchie, vi luccicano gli occhi e correte a tirar fuori i vecchi dischi… beh allora li dovete ascoltare. Perché è vero, cose come queste i Massimo Volume le facevano 15anni fa. Ma ci voleva proprio qualcuno che scrivesse dei testi che sono poesia, anche facendo rima con sert o metadone. Graffi e sputi in poesia, insomma. Ascoltateli.
NUMERO6 – 2008 – QUANDO ARRIVA LA GENTE SI SENTE MEGLIOIo quella canzone là, quella con Bonnie Prince, non me la riesco a staccare dalla testa. Non è un disco, è un EP. Ve lo scaricate gratis dal loro sito. A chi pensa che il pop italico sia tutto in rima cuore-amore, ascoltateveli. Loro, assieme ai Baustelle e ai Perturbazione, hanno davvero qualcosa da dire, e parlano un linguaggio di ogni giorno senza essere banali. E’ un peccato che le heavy rotation si siano accorti solo dei trio di Montepulciano.
BAUSTELLE – 2008 – AMENEbbene sì. Questo è un gran disco. Vi stanno sul cazzo? Si atteggiano a poeti moderni e spocchiosi? Si sono venduti? Fanno qualunquismo pseudo-colto? Ok, può essere tutto, e vi posso anche dare ragione. Ma questo è un gran disco, e se credete che le loro canzoni migliori siano quelle che avete ascoltato in radio, allora avete sbagliato. Amen è un disco dove tutti, ma proprio tutti, troveranno la propria canzone. A parte gli schizofrenici come me che ne trovano almeno 4, di proprie canzoni. Ma questa è un’altra storia. (ah, dimenticavo, anche loro dal vivo meritano, due voci come poche altre)
AFTERHOURS – 2008 – I MILANESI AMMAZZANO IL SABATOBeh, che a me piacessero molto di più i primi dischi non è un segreto. Che addirittura alcune loro canzoni adesso non contengano parolacce è strano ^^ Che questo disco non l’abbia ascoltato come altri, ok, nemmeno questo è un segreto. Ma se uno mi chiede se si può fare rock cantando in italiano e senza farsi intortare dalla nostra lingua che ha troppe vocali, beh, gli dico di ascoltarsi questi. Poi certo, è finito in classifica, e che gli vogliamo fare una colpa? E poi si sa, orchi e streghe sono soli… e le cose cambiano, e le orecchie crescono. E si invecchia, a volte bene a volte male. Loro bene.
Ho ascoltato molti più dischi belli stranieri, quest’anno, ma stranamente non ho dubbi per dirvi i cinque migliori. Secondo me sono questi.
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THE RACONTEURS – 2008 – CONSOLERS OF THE LONELYAvete ancora dei dubbi sul fatto che Jack White sia un genio? Quello lì, con una chitarra, vi sa tagliare i capelli, fare la messa in piega e anche darvi due colpi di sol. Io continuo a preferire il primo disco dei Raconteurs, più scarno ma più vero, ma questo è un discone. C’era una volta il blues, c’era una volta il rock, e i Raconteurs sono qui a raccontarlo. 🙂
dEUS – 2008 – VANTAGE POINTOh che bel disco, oh che bel disco, oh che bel disco. Una volta facevano musica per orecchie pretenziose, adesso ci fanno ballare. E pure i lenti. Per lo più però è musica da ascoltare. Non sarete più così sicuri di quella d minuscola.
R.E.M. – 2008 –ACCELERATESono vivi. All’inizio ho storto il naso, con quel disco. Poi mi sono accorto che continuavo ad ascoltarlo. E continuavo… e continuavo… Il miglior concerto(ne) dell’anno. Sono anni luce davanti a tutti, quei due che suonano. E Stipe potrebbe essere ficcato in foto nei dizionari accanto alla voce carisma. Il disco ha alti e bassi, e in ogni caso non sfiora nemmeno il passato. Ma è un buon disco rock, e porca miseria, non è mica poi tanto facile, farne uno.
BLACK MOUNTAIN – 2008 – IN THE FUTUREAvete presente quei gruppi che più o meno sembrano dirti che il rock è morto con i led zeppelin e gli anni ’70 e che quindi è inutile provare a fare qualcosa di nuovo ma tanto vale cercare di rifare al meglio quel tipo di rock? Ecco, i Black Mountain sono uno di questi gruppi. Il migliore. Imperdibili.
PORTISHEAD – 2008 – THIRDDai su, ditelo. Non lo sapevate che i Portishead esistevano ancora. Oppure lo avete scoperto solo leggendo questo blog. ^^ I ritorni spaventano. Quando qualcuno muore e torna non ti puoi aspettare che sia lo stesso di prima. Pet cemetery docet. Salvo rare eccezioni. Loro sono una di queste. Tanto era grande Glorybox, tanto è grande Third. Tanto era perfetta la voce di Beth Gibbons quella volta, tanto è perfetta in questo disco. Se vi piaceva Glorybox, se ancora lo mettete, qualche volta, quando trombate. Beh, questo disco lo dovete avere.
Poi ci sono alcuni dischi che non sono tra i cinque meglio ma mi va di citare lo stesso, perchè sono comunque dei buoni dischi: THE LAST SHADOW PUPPETS – 2008 – THE AGE OF UNDERSTATEMENTPer chi non sopporta molto i Rascals e gli Arctic Monkeys. 🙂
TV ON THE RADIO – 2008 – DEAR SCIENCEPer chi… eccheccazzo, per chi ama ascoltare musica.
THE CURE – 2008 – 4.13 DREAMMi piace e mi diverte, e sto continuando ad ascoltarlo. Non l’avrei mai detto.
THE NOTWIST – 2008 – THE DEVIL, YOU + MEConfesso che non è un brutto disco, ma confesso che ha poco e nulla di Neongolden. Per che crede che l’elettronica non trasmetta emozione.
Quindi mi sa che saranno loro a dominare la classifica. 🙂
Vabbè ecco le letture che mi hanno dato qualcosa.
Dei contemporanei mi sono piaciuti questi:
La Scuola dei desideri – J. Harris
Freddo nell’anima – J. Lansdale
Il cacciatore di Aquiloni – K. HosseiniManeggiare con cura – J. LansdaleAbarat – C. BarkerRabbia – C. PalahniukChesil Beach – I. McEwan
Dei classici mi sono piaciuti questi:
Uomini e Topi – J. Steinbeck
Il maestro e margherita – M. Bulgakov
Il sospetto – F. Durrenmatt
E degli italiani mi sono piaciuti questi:
La sabbia non ricorda – G. ScerbanencoDiario Pulp di strummLa fatica di essere prete – A. BellinaLa ragazza dei sogni – F. Dimitri
Bene. Ho esaurito anche questa. E se siete arrivati fin qui ora ve lo posso dire: era una classifica di fine anno! Ah ah, vi ho fregati!
🙂
M.E.
solo per il fatto di aver apprezzato il mio conterraneo, ti meriti i miei auguri di buon anno.
P.
gelostellato
e quale sarebbe il tuo conterraneo, in questo caso?
Davide?