Blackout di Gianluca Morozzi***
Onestamente, la vecchia copertina, benchè si addicesse al titolo, non si addiceva per nulla alla vicenda e, soprattutto, non si sarebbe mai fatta notare come quella attuale.
Il nero, si sa, dona alle vicende oscure e ai tipi oscuri, per questo, appena ho preso in mano il libro e ho letto la seconda di copertina ero già mezzo fregato. Il fatto che Morozzi fosse sulla mia lista degli autori italiani da leggere, prima o poi, ha fatto il resto.
Tra l’altro è stato il primo, dei libri destinati alle ferie, che ho preso in mano, perché prometteva una vicenda più che intrigante e posso già dirvi che non ha deluso le aspettative.
E siccome l’ho letto in pochissimo tempo ve lo dico in poche parole, che questo libro è una piacevole lettura.
Blackout non è un libro, ma è costruito come se si stesse scoccando una freccia con un arco.
All’inizio la mano cerca la freccia, nella faretra.
Le dita sistemano la freccia sul filo
I tre personaggi convergono in un palazzo di 20 piano, alla periferia di Bologna, il giorno di Ferragosto e prendono l’ascensore assieme. Tra l’undicesimo e il dodicesimo piano l’ascensore si blocca.
La corda comincia a tendersi
Passano le ore e i tre si agitano “come vespe in bicchiere rovesciato”. Manca l’aria ed è difficile respirare. Le bocche si asciugano per la sete. Tomas perde il treno, Claudia la pazienza e Ferro sta per perdere la testa…
La corda si tende all’inverosimile, vibra.
È l’ottava ora. La tensione è alle stelle. Chi è dentro l’ascensore comincia a non essere più se stesso.
L’arco scocca la freccia.
È un attimo. Tutto esplode e si scatena, rapidissimo e imprevedibile.
La freccia sta per colpire il bersaglio.
Non c’è dubbio che la freccia stia per colpire, e il bersaglio è il lettore, e viene colpito, sì, ma non nel modo in cui si aspetta.
Schegge volano dappertutto, e poi si posano lentamente a terra.
La tensione cala e arriva un finale che non è come te l’aspetti. O meglio, sembra quasi prendere una direzione imprevista, ma che indispettisce, ma poi vira all’ultimo momento e le schegge che lascia sono di tristezza, più che di orrore.
Non ci resta che applaudire l’arciere.
Titolo: BLACKOUT
di Gianluca Morozzi
Pagg.202 – € 7.80
Casa Editrice: TEA
ISBN: 978-88-502-1232-3
Anonymous
Visto il lapsus freudiano, forse era meglio la dicotomia autore-pescatore, anziché autore-arciere. 😀 😀 😀
Un saluto da uno scheletrino. 🙂
gelostellato
Lapsus? Quale Lapsus? 🙂
La figata è che che proprio il titolo era sbagliato
per la felicità di Maggott:)
Anonymous
perché Magozzi?
Questo libro ce l'ho da un paio di anni (trovato a un euro su bancarelle, versione non-cool senza scheletrino) ma non mi è ancora venuta voglia di leggerlo.
Ian
gelostellato
su scheletri,
abbiamo un Gianluca Magozz, ecco il perchè del lapsus 🙂
Comunque puoi anche leggerlo il libro, caro Ian, tanto ci si mette poco… è che con quella copertina…
se vuoi ti presto il mio con la copertina bella e fighetta:)
Anonymous
Ciao Gelo, poi dimmi quanto ti devo… 🙂
Maggott
gelostellato
Vediamo….dunque
il blog ha un cinquantina di visite al giorno. direi un euro per ognuna quindi cinquanta cocuzze.
bonifico sul mio cc postale.
😀 😀
che poi, a proposito di morozzi, ho visto che la guanda ha ristampato il suo romanzo sulla band rockettara proprio in questo periodo…
Morozzi tira!
e Magozzi?
aha ah aah ha
Anonymous
…Magozzi pesca! E ultimamente scrive articoli su "Noi pescatori" (spammatina di gran classe).
Ciao 😀
Maggott
gelostellato
su che rivista?
Anonymous
Su noipescatori.it e nella versione caracea quindicinale che si trova nei negozi specializzati o si compra per abbonamento postale. Mi diverto a scrivere articoli sulle gare di pesca a cui partecipo o su quelle che ho il tempo di andare a vedere.
Ciao
Maggottfishing 🙂
Anonymous
io il libro l'ho letto, e vi assicuro che ne vale proprio la pena! l'ho letto in 3 giorni.
una fine del tutto inaspettata e non assolutamente deludente
Alzataconpugno
bello il tuo blog!
bel commento a un libro che ho dovuto leggere per forza ma che alla fine mi è piaciuto molto.
mi sono permessa di citarti nel forum della mia biblioteca in second life
http://italiastate.forumup.it/
index.php?c=6&mforum=italiastate
gelostellato
No problemo, cara bibliotecaria.
🙂